MAXIL

Approach

2013, Acrilico, fronte/retro Tre tele 50×100 spaziate di 10 cm per un totale di 170 x100 Un’opera multipla, che si svolge su fronte e retro, completando l’immagine con il testo e costruendo un universo di rimandi tra arte e immaginario collettivo. Ispirata a Tron, film culto degli anni ’80, che anticipa quello che saranno i videogiochi interattivi e certe linee del design, il quadro si compone di un’immagine frontale dove si cita la Light-cycle, mentre sul retro si svolge il dialogo tra il protagonista, l’uomo, e l’antagonista del film, il computer. Una mano arresta la corsa della moto su una pista infinita composta da un fondo compatto che annulla lo spazio, la mano si approccia all’oggetto bloccando il tempo ed insieme catturando l’attimo. Mentre il gioco è citato nel dialogo sul retro, gioco che diventa reale e mortale quando il protagonista decide di entrare nel sistema per sconfiggere il computer. Così la mano diventa l’uomo che interviene sulla realtà, che combatte la macchina che ha creato e si ribella. Metafora di questo scontro è la velocità che viaggia tra le tre tele, sulle geometrie semplici e precise di cui si compongono le forme, e che si pietrifica nell’incontro con la mano. Il tratto grafico, il colore pieno e la luce decisa racchiudono le linee guida di questa immagine in cui sono vissute con ironia le idee di tempo, di velocità e di spazio, come in un gioco, appunto, non più elettronico, ma comunque visivo.+-

G. P.